Il bouquet da sposa formale con gambi a vista

Il bouquet da sposa formale con gambi a vista

I materiali floreali sono: foglie di Aspidistra, rose “Pacific blue” e Gypsophila “million stars”. Prepariamo tutti i nostri materiali sul tavolo, iniziando dalle foglie di Aspidistra che pieghiamo in due e graffettiamo con la pinzatrice a lisca di pesce in modo da non danneggiare le nervature della foglia. Ne prepareremo un numero di sei. Poi tagliamo un pezzo di filo di rafia sintetica, ci servirà per la legatura. E’ ora il momento delle rose, dopo averle pulite da foglie e spine, prenderemo la prima rosa in verticale e attorno ad essa, con i gambi inclinati sempre nella stessa direzione, posizioneremo un primo giro di rose. E’ importante che i gambi non vengano mai incrociati uno sull’altro in senso inverso. Terminato il primo giro delle rose, realizziamo un secondo giro e infine aggiungiamo un terzo giro per completare il bouquet. Una volta terminato il bouquet, dobbiamo osservare che abbia una forma perfettamente semisferica e, se necessaria, aggiusteremo le altezze dei fiori. E a questo punto è il momento di legare con la rafia sintetica che avevamo preparato. Attraverso una legatura ben stretta in modo che i gambi non possano più muoversi. Collocheremo ora la Gypsophila formando un anello esterno sotto le rose, un ciuffo vicino all’altro, sempre seguendo la forma corretta.

Terminato il bouquet, controlleremo che anche la Gypsophila abbia l’altezza giusta in modo da rimanere nella forma perfettamente semisferica. A questo punto aggiungiamo le foglie di Aspidistra che formeranno il sottomazzo. Le aggiusteremo in modo che anch’esse continuino esattamente la rotondità del bouquet. Terminata l’operazione verifichiamo che sia perfettamente rotondo e poi faremo una successiva legatura con un altro pezzo di filo di rafia, tagliando le eccedenze. E’ ora il momento di pareggiare i gambi con la cesoia; li ridurremo tutti alla stessa altezza. Ora dobbiamo fasciare l’impugnatura con un nastro di raso, due gocce di colla a caldo e poi applicheremo il nastro, lo faremo scendere sull’impugnatura e poi risalire verso l’alto e infine con un altro goccio di colla a caldo al silicone. Bloccheremo il nastro, ed ecco che il nostro bouquet da sposa formale è terminato.

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Come coltivare e curare le rose sul balcone di casa o nel giardino

Come coltivare e curare le rose sul balcone di casa o nel giardino

Simbolo di eleganza, di fragilità, di raffinatezza in assoluto fin dai tempi antichissimi. Diamo dei consigli su come coltivare, curare le rose. Le rose sono i fiori più ambiti nel giardino, perciò appena uno ha la possibilità di avere spazio ed esposizione corretta è bene avere almeno un esemplare di rosa nel nostro giardino perchè lo rende veramente speciale nella sua specialità. Le rose ci regalano un’ampia scelta. Abbiamo una varietà infinita di portamenti; se abbiamo spazio a sufficienza possiamo permetterci un cespuglio di rose, se non abbiamo molto spazio, ci sono delle rose più contenute, delle rose Tao Tao che si chiamano coprisuolo perchè hanno un portamento strisciante perciò si possono fare basse bordure, anche coltivate come esemplare singolo va benissimo. In natura, per rampicante si intendono tutti quegli arbusti che hanno una possibilità di arrampicare tramite viticci o radici avvintizie. Nel caso della rosa sarmentosa ha un portamento che si presta a una legatura sul grigliato, ma se non andiamo noi a legarla, la rosa non ce la fa da sola ad agganciarsi. Per tutte le varietà di rose più o meno abbiamo delle regole generali valide, ma quando acquistiamo una rosa parliamo con il fiorista per sapere con che rosa andremo a che fare. Le rose hanno una fioritura solitamente a primavera estate. Se decidiamo di approcciare con una rosa, ci sono due attrezzi che non possono assolutamente mancare: le cesoie, che sono lo strumento che ci aiuta a fare le potature, e lo spruzzino.

La rosa è una pianta generosa: vegeta e fiorisce abbondantemente, ma è soggetta a delle malattie. Quindi per avere una rosa dobbiamo anche pensare a trattarla. Dobbiamo accertarci che sia una rosa in salute: il termometro della salute della pianta è la foglia. Se la foglia è di un verde corretto, brillante, senza segni parassitari, buchi o foglie rovinate dal parassita. La rosa può rimanere nel vaso in cui la acquistiamo per un po’, per un anno al massimo. Per rinvasarla ci muniamo di un vaso maggiore. Il rinvaso della rosa segue le regole per tutti i rinvasi: posizioniamo un materiale drenante, l’argilla, sul fondo del vaso, uno strato di 3-4 cm, per evitare ristagno. Prendiamo poi il terriccio universale e lo mischiamo con della sabbia di fiume, reperibile in qualsiasi negozio di materiale edile. La sabbia di fiume alleggerisce il terreno e lo rende più drenante, evita eventuali ristagni. Interriamo la rosa dopo aver inciso le radici e copriamo con terra. Le rose sono piante autoctone dalle nostre parti, sono presenti da sempre anche in Europa, si adattano benissimo ai nostri climi.

La rosa è una pianta rustica, molto resistente che, per avere un perfetto sviluppo e una perfetta fioritura, deve essere posizionata in pieno sole, nell’angolo più assolato del nostro giardino. La rosa non ama climi troppo caldi, ma reggono, e possono essere posizionate anche in posizioni di mezzo sole, però avremo una produzione minore di fiori. Sono piante soggette ad attacchi parassitari; dobbiamo fare cure preventive per evitare che succeda. Ci sono prodotti chimici in commercio e rimedi naturali con degli infusi all’aglio. Si mettono a bollire degli spicchi d’aglio e poi si spruzza l’infuso raffreddato sulla foglia. Sono validi anche degli infusi di tabacco, oppure il sapone di marsiglia sciolto in acqua. Le rose vorrebbero un terreno costantemente umido, abbondanti annaffiature, ma lasciamo asciugare sempre il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. Evitiamo di bagnare fiori e foglie. La pianta va in sofferenza non per un attacco esterno, ma per un problema di struttura del vaso. Una delle fisiopatie principali che colpisce la rosa è la clorosi ferrea, la rosa perde il suo verde, incomincia a ingiallire. La causa è che probabilmente il terreno ha modificato, nel tempo, la sua struttura non permette più l’assorbimento di alcune sostanze. La muffa è una patina bianca, un fungo, che va trattata con un antifungicida. Facciamo dei trattamenti a base di rame ciclicamente ogni 10-15 giorni, facendo attenzione che non piova perchè non attaccherebbe. Le rose necessitano di due tipi di potature: una in Febbraio quando la rosa è spoglia e ha emesso le prime gemme e una potatura di pulizia eliminando rami secchi e il frutto che si crea dopo la sfioritura.

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